Era il 2012, quando il governo Monti, stabiliva, in virtù dell’obbligo della tracciabilità, che i 450 mila pensionati che percepivano la pensione in contanti direttamente allo sportello, dovessero aprire un conto corrente bancario /postale o un libretto per la riscossione della pensione. Tra quei 450 mila pensionati, c’erano anche colori i quali, vincolati al voto di povertà, trasferivano somme all’ordine di appartenenza, in quanto membri di vari ordini religiosi.
Con un recente messaggio, l’Istituto rende noto che i pensionati risiedenti in case circondariali, congregazioni religiose ed istituti analoghi, possono ricevere l’accredito della pensione anche su un conto corrente diverso dal loro. La novità, sebbene arrivata con anni di ritardo, è molto soddisfacente , in quanto , semplificando l’amministrazione delle strutture, garantisce comunque la sicurezza dei pagamenti ai pensionati e scongiura le frodi all’istituto. L’Inps precisa che il pagamento può avvenire sul conto intestato all’istituto presso cui dimora il pensionato a condizione che vi sia la sottoscrizione congiunta in duplice originale da parte del titolare della pensione e dell’ente persona giuridica intestataria del conto corrente . Il tutto poi da trasmettere all’Inps di competenza.
Angelo Serangelo