L’AZIONE DEL SINDACATO A TUTELA DEI CITTADINI

Si riporta l’intervento del Segretario nazionale Confil Pubblico Impiego Giuseppe D’ambrosio
In una società complessa e molto articolata, nella quale sono cresciuti i bisogni di chi si rivolge al sindacato, si pone una rinnovata domanda di tutela di interessi, collettivi ed individuali, pertanto l’azione del sindacato va adeguata come “sistema generale dei diritti dei lavoratori anche come cittadini” al fine di migliorare le condizioni generali dei lavoratori e delle lavoratrici, sia privati che pubblici. Tutto ciò deve incanalarsi, non solo come azione vertenziale sul posto di lavoro per tutelare e difendere i diritti dei lavoratori, ma anche per contribuire alla riforma della legislazione sociale e previdenziale, a partire dal diritto al lavoro ed alla formazione, e per l’inserimento delle persone più deboli (invalidi / diversamente abili). Abbiamo ritenuto necessario, in virtù di questa analisi, “costituire” un NUOVO SOGGETTO SINDACALE, una confederazione, capace di interpretare tali esigenze. Infatti, siamo e saremo sempre a fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, e dei loro bisogni!
Alcuni ricorderanno le lotte fatte contro non solo la P. A. (e gli USP E USR) ma anche contro il disinteresse dei sindacati c.d. rappresentativi, battaglie fatte con tenacia e convinzione, con la stessa forza delle idee e delle azioni. Risulta importante, quindi, sviluppare sinergicamente un’opera di studio e azione su ogni problematica di tutela dei lavoratori ed in particolare, quelli del pubblico impiego, un settore, svilito, ritenuto da molti improduttivo (salvo poi lamentarsi della sua mancanza o scarsa efficienza) a causa, soprattutto, del mancato riconoscimento economico. A 3 anni dalla scadenza dei contratti, ahimè, ad oggi, non vi è alcun segnale di ripresa circa le trattative per il rinnovo contrattuale. Vengono solo pronunciate frasi di circostanza, vengono definiti eroi, per esempio, i lavoratori della Sanità e della Scuola, ma poi tutto rimane come prima. Che dire, per esempio, dei trasporti? dell’edilizia scolastica? E potremmo continuare per tutti i settori del Pubblico Impiego. Siamo qui, con questo nuovo soggetto sindacale, per portare avanti: una azione propositiva ma anche rivendicativa e di tutela dei diritti, che vanno dalla salute alla maternità, alla malattia, agli infortuni, all’invalidità, alla disoccupazione, fino al riconoscimento delle pensioni da lavoro e/o sociali e attraverso anche la salvaguardia, come consumatori, mediante azioni legali avvalendoci di conciliatori e di avvocati altamente professionali presenti sul territorio. Insomma una tutela della persona per garantire la dignità dell’uomo, del cittadino, del lavoratore pubblico e privato e della sua famiglia con riferimento ai principi dettati dalla nostra Costituzione. Perdonatemi se pongo, in particolare, l’accento sulla scuola quale motore del Paese e delle Aree marginali. In questo momento storico le scuole devono essere aperte, devono rimanere aperte! La scuola è la chiave di volta per la crescita del Paese!
La scuola un bene comune!
E’ aperta a tutti, è di tutti, rappresenta il fulcro dello sviluppo dell’Italia. Ecco perché il mio intervento, alieno da polemiche, si batte per la difesa di una didattica efficiente mediante investimenti diretti (formazione continua e miglioramento economico dei docenti) ed investimenti indiretti (miglioramento dei trasporti e dell’edilizia destinata alla scuola). Se davvero la scuola rappresenta l’essenza dello sviluppo, il perno della ripresa, è compito di ciascuno di noi, soprattutto in questa difficile contingenza, contribuire a realizzare gli interventi necessari perché ciò avvenga in ogni realtà territoriale della nostra regione. Gli investimenti che sono stati predisposti per la scuola, ivi compresa l’assunzione di insegnanti e personale ATA, anche grazie alle procedure concorsuali in atto, sono fondamentali ma non sufficienti.
Sarà decisivo l’ascolto di tutti gli attori, nessuno escluso, senza limitarsi a chi “rappresenta” le specifiche categorie. Urge attivare una fucina di idee e proposte alle quali siamo pronti a dare il nostro contributo, la nostra impronta sindacale. E’ vero, partiamo da una situazione difficile, ma sono convinto che lavorando con spirito di gruppo, con coesione, ne usciremo vincitori.Dobbiamo impegnarci concretamente a favore di una scuola “partecipata”, e partecipativa, che sia davvero di tutti ed aperta a tutti, una scuola che non lasci nessuno indietro. Una scuola che contrasti la dispersione e la povertà educativa, che sia parte integrante del tessuto sociale e punto di riferimento per tutta la comunità. Una scuola presidio di legalità e fulcro di educazione e continuità di formazione per tutta la vita, anche attraverso azioni sinergiche con le tante realtà locali.
La scuola è il nostro futuro!