Mancano pochi giorni all’inizio dell’anno scolastico e all’apertura delle scuole. Sarà un autunno caldo, se vogliamo avere una visione più reale /tangibile di un tema tanto caro alla società e a tutti quei sindacati che si occupano anche del comparto scuola. La CONFIL con la propria federazione ( FILPI) , ha avvertito la necessita di capire, con una certa urgenza, la sorte (termine più appropriato non potrebbe esistere) del Ccnl Istruzione e Ricerca, il quale interesserebbe 850mila insegnanti (escludendo i ricercatori) e che si è arenato in estate e avrebbe dovuto riaprirsi, stando alle notizie dell’Aran, a settembre, ignari della crisi di Governo e delle nuove elezioni. Il nodo principale: mancano le “famose” risorse! Al momento, quelle messe a disposizione, sono solo circa 2 miliardi. Con quella cifra, i docenti riuscirebbero ad ottenere un aumento medio mensile di circa 90 euro lordi (50-55 euro netti). Un importo, una somma lontana dall’aumento promesso dai diversi Governi (gli ultimi 3 esecutivi). Si conclude questo articolo con una frase pronunciata da un grande uomo che ci ha lasciato da poco: “l’insegnante è la persona alla quale un genitore affida la cosa più preziosa che possiede: suo figlio; gli affida il suo cervello perché lo trasformi in un oggetto pensante. E l’insegnante è la persona alla quale lo Stato affida la sua cosa più preziosa: la collettività dei cervelli perché diventino il Paese di Domani (Piero Angela). La CONFIL sarà sempre a fianco dei lavoratori, e in questo caso specifico, vicino al comparto scuola, auspicando che si riescano a reperire ulteriori fondi per consentire un rinnovo contrattuale degno, con D maiuscola , in linea con le aspettative legittime dei medesimi. DURANTE ANNA MARIA CRISTINA