Prosegue la discussione sulla riforma pensioni, nonostante il Governo sia alle prese con le preoccupazioni del conflitto russo- ucraino. Lo scopo principale della discussione e degli incontritra Governo, sindacati, parti sociali, è di “capire” come procedere per trovaredei punti di incontro a favore di una prossima riforma delle pensioni atta al miglioramento, cambiamento o al superamento della riforma Fornero. Focus: i giovani e le donne. Vi è una forte richiesta di una “pensione di garanzia” per i giovani, puntando sul fatto che questa potrebbe essere l’unica àncora di salvataggio per evitare loro, in un futuro, pensioni da “fame” giacché queste saranno interamente contributive e tra l’altro, con lavori discontinui e sottopagati, i contributi saranno anche minimi. La forte discontinuità lavorativa, il ricorso sempre maggiore a contratti atipici , rischiano di penalizzare il futuro pensionistico dei giovani. Di pari passo si dovrebbe pensare anche ad una riforma del lavoro. La pensione è un diritto che si costruisce passo dopo passo. I lavoratori e le lavoratrici devono avere ben presente che, fin dal loro primo giorno di lavoro, incominciano a porre le basi per la loro futura pensione. Questa consapevolezza è necessaria per comprendere gli effetti che, le misure di volta in volta varate, avranno sul futuro, ma soprattutto per prendere maggiore contezza, coscienza, cognizione, dei propri diritti e dei propri doveri. La riforma pensionistica, s’ha da fare: vi è un urgente bisogno di garantire ai cittadini, futuri pensionati e pensionate, giovani e meno giovani, donne e uomini, l’applicazione di un sistema equo e giusto. E’ necessario agire adesso ,soprattutto per le pensioni dei giovani in quanto il sistema contributo, in vigore dal 1996, porterà a pensioni sempre più contributive e senza l’applicazione dell’istituto dell’integrazione al trattamento minimo. Tema forte, pieno di pathos, su cui il sindacato Conf.i.l. non molla la presa.
Durante anna maria cristina