PER EVITARE AMARE SORPRESE …

Controllare periodicamente il proprio estratto contributivo, deve diventare una bella e buona abitudine, soprattutto per evitare spiacevoli sorprese a fine carriera ed in prossimità della richiesta della domanda di pensione.

Nel rapporto previdenziale, sono tre le parti preponderanti: il datore di lavoro, il lavoratore, l’istituto previdenziale.

Il lavoratore, controllando periodicamente il proprio estratto, potrebbe accorgersi della mancanza di alcuni periodi “lavorati” ma non accreditati nella propria posizione previdenziale. La segnalazione deve essere fatta all’Inps entro il termine prescrizionale di cinque anni, a decorrere da quando si è verificata l’omissione contributiva. Solo così il lavoratore è “salvo”, e si vedrà riconoscere i periodi privi di copertura contributiva, secondo il meccanismo di automaticità delle prestazioni. E’ importante, per questa finalità, conservare documenti attestanti la reale sussistenza del rapporto di lavoro, ad esempio, il contratto di lavoro, le buste paga, la comunicazione unilav.

 I periodi privi di copertura, se realmente dimostrabili di omissioni da parte del datore di lavoro, oggetto quindi di denuncia, saranno utili sia per il diritto che per la misura dell’assegno pensionistico.

La denuncia, entro i cinque anni dalla data di omissione contributiva, permette l’elevazione del termine prescrizionale da cinque a dieci,  con lo scopo di permettere all’Inps di “ recuperare “la contribuzione omessa a carico del datore di lavoro  La mancata denuncia quinquennale, sopra detta, comporta che il “ recupero “ di tale contribuzione sia soggetta poi alla costituzione della rendita vitalizia a pagamento.

Da ricordare, a conclusione, che l’automaticità della prestazione non vale in caso di lavoratori autonomi, nel caso in cui il datore di lavoro ed il lavoratore coincidano, o meglio il beneficiario risulti essere il soggetto responsabile del versamento contributivo omesso; e non vale in caso di autonomi iscritti alla gestione separata.

DURANTE ANNA MARIA CRISTINA