PENSIONE DI VECCHIAIA ANTICIPATA CON INVALIDITA’ALMENO PARI ALL’80%
Molti sanno che i lavoratori dipendenti con riduzione della capacità lavorativa possono accedere all’ assegno ordinario di invalidità, alle pensioni d’inabilità al lavoro, nonché all’invalidità civile ma pochi sanno che i lavoratori (con patologie) possono accedere alla pensione di vecchiaia anticipata per invalidità con una percentuale minima pari o superiore all’80%.
Questa tipologia di accesso pensionistico, secondo quanto chiarito dalla Cassazione, non è un trattamento d’invalidità specifico, ma consiste in una deroga del requisito anagrafico previsto dalla Fornero. Infatti la pensione di vecchiaia anticipata per invalidità si può ottenere con un requisito anagrafico notevolmente più “leggero” ovvero: (anno 2022) almeno 56 anni per le donne e almeno 61 anni per gli uomini, previa attesa di una finestra mobile di 12 mesi. La pensione anticipata per invalidità non inferiore all’80% ed ai non vedenti viene riconosciuta ai soli lavoratori iscritti all’Assicurazione generale obbligatoria dell’ INPS (ad esclusione degli iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi) ed alle forme di previdenza sostitutive dell’Assicurazione generale obbligatoria. Risultano quindi esclusi dal beneficium, i lavoratori dipendenti del settore pubblico ed i lavoratori autonomi a meno che quest’ultimi non perfezionano il requisito contributivo dei 20 anni o dei 15 anni ( deroga Legge Amato ) con i solo contributi da dipendente. Riassumendo, per accede a questa tipologia di pensione, i requisiti in sintesi sono:
- minimo di 56 anni di età, per le donne;
- minimo di 61 anni di età per gli uomini;
- dipendenti del settore privato, iscritti presso l’Assicurazione generale obbligatoria Inps o presso i fondi sostitutivi della stessa;
- in possesso di contribuzione al 31 dicembre 1995;
- con almeno 20 anni di contributi (ad eccezione di coloro i quali rientrano nelle deroghe Amato, 780 settimane di contributi a fronte di 1040 settimane di contributi);
- invaliditàalmeno pari all’80%.
Il riconoscimento dello stato di invalidità deve essere effettuato dagli uffici sanitari dell’Inps. E’ doveroso precisare che, il riconoscimento dell’ invalidità eventualmente già ottenuto (invalidità civile) costituisce un elemento di valutazione per la formulazione complessiva del giudizio medico- legale da parte degli uffici sanitari.
DURANTE ANNA MARIA CRISTINA