ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, ECCO COSA CAMBIA DAL PROSSIMO ANNO
Mentre da quest’anno, all’esame di maturità, le esperienze di scuola- lavoro non sono state uno dei requisiti d’ammissione alle prove, per il prossimo anno (anno scolastico 2023/2024), l’intera materia vedrà le prime novità previste dai recenti interventi normativi proposti dai ministri dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e del Lavoro, Marina Calderone. L’obiettivo è puntare su una alternanza scuola lavoro, i Pcto (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) più di qualità ed in totale sicurezza. Le imprese impegnate nei percorsi menzionati dovranno integrare il Dvr, con una sezione ad hoc, per le misure di prevenzione e per i dispositivi di protezione per i ragazzi. L’integrazione al Dvr sarà fornita alla scuola ed allegata alla convenzione istituto- impresa. Poi, il Pcto dovrà essere coerente con il piano triennale dell’offerta formativa e con i profili dei singoli indirizzi di studio, mediante anche la nuova figura del docente coordinatore di progettazione che sarà individuato dalla istituzione scolastica. In tale ottica, le nuove norme rafforzano anche il registro dell’alternanza scuola-lavoro, presso le Camere di commercio, con l’introduzione di ulteriori requisiti a carico delle imprese ospitanti. Vengono richieste capacità strutturali, tecnologiche ed organizzative delle imprese; partecipazione a forme di raccordo organizzativo mediante associazioni di categoria, reti di scuole, enti territoriali. Interazioni e scambi di dati tra il registro nazionale e la piattaforma rinominata Piattaforma per i Percorsi trasversali e per l’orientamento. Verrà istituito l’Albo delle buone pratiche di scuola- lavoro e, presso il Mim, verrà creato l’Osservatorio nazionale per il sostegno alle attività di monitoraggio e di valutazione dei Pcto.
DURANTE ANNA MARIA CRISTINA