Pensioni, EcoCert in arrivo anche per i dipendenti pubblici

Controllare periodicamente il proprio estratto contributivo, deve diventare una bella e buona abitudine, soprattutto per evitare spiacevoli sorprese a fine carriera ed in prossimità della richiesta della domanda di pensione. Ma è ancora più importante l’estratto conto certificativo, previsto dalla legge 88 del 1989, che si differenzia dal normale estratto conto per il suo valore, appunto, certificativo dei periodi e della consistenza del conto previdenziale dell’assicurato, ed è dunque fondamentale per avere la certezza del diritto al trattamento di quiescenza, la data di raggiungimento di tale diritto e la possibilità di calcolo dell’importo della pensione. Sino ad oggi, stante alla data dello scrivente, l’EcoCert era disponibile solo per i lavoratori del settore privato (assicurazione generale obbligatoria, gestione separata, fondi speciali etc). Sono rimasti esclusi i dipendenti del settore pubblico (Ex-Inpdap) e i lavoratori iscritti al fondo quiescenza Poste. L’Inps avvisa con messaggio n. 1727/2023 che il pubblico documento sarà a breve disponibile anche a favore dei lavoratori delle amministrazioni (Ex-Inpdap), cioè dipendenti degli enti locali, sanità, personale civile e militare dello Stato e ai territori delle direzioni regionali di Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Campania, Napoli e Sicilia. Progetto sperimentale che ha visto l’emissione dell’EcoCert inizialmente in cinque sedi territoriali dell’Inps (Asti, Avellino, Macerata, Messina e Ravenna) con esclusivo riferimento agli iscritti a Cpdel (cassa pensioni dipendenti enti locali) e Cps (cassa pensioni sanitari). Ora la sperimentazione si estende: saranno coinvolti anche gli iscritti alla Ctps (cassa trattamenti pensionistici dei dipendenti dello stato), Cpi (cassa pensioni insegnanti) e Cpug (cassa pensioni ufficiali giudiziari) e ai territori delle direzioni regionali di Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Campania, Napoli e Sicilia.

DURANTE ANNA MARIA CRISTINA