Pubblico impiego, l’invalidità l’accerta l’Inps

Dal 1° giugno 2023 l’Inps è competente per l’accertamento dell’inabilità e dell’inidoneità al lavoro dei dipendenti pubblici.
Le amministrazioni pubbliche dovranno presentare le relative domande all’Inps esclusivamente in modalità telematica.
Le Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali non possono più effettuare gli accertamenti sanitari relativi alle domande presentate dal 1° giugno 2023.

Il legislatore ha operato una semplificazione dei procedimenti di accertamento sanitario preposti al riconoscimento delle prestazioni di invalidità previdenziale dei dipendenti pubblici. In particolare, le pensioni di invalidità di cui al Dpr 1092/1973, la legge n. 274/1991 e l’articolo 2, co. 12 della legge n. 335/1995, dal 1° giugno 2023 sono di competenza dell’Inps.

La competenza dell’Inps si estende anche agli accertamenti medico-legali nei confronti dei familiari superstiti aventi titolo alla pensione indiretta o di reversibilità.

Le domande relative a questi accertamenti sanitari devono essere presentate all’Inps esclusivamente in modalità telematica. Le amministrazioni pubbliche dovranno utilizzare un apposito servizio online messo a disposizione dall’Istituto.

Le Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali non possono più effettuare gli accertamenti sanitari relativi alle domande presentate dal 1° giugno 2023. Le medesime Commissioni provvederanno a definire le visite mediche delle eventuali domande ancora pendenti alla data del 31 maggio 2023.

La nuova disciplina comporta una semplificazione dei procedimenti di accertamento sanitario per i dipendenti pubblici. Inoltre, consente di unificare la competenza in materia di accertamenti sanitari per le prestazioni di invalidità previdenziale, sia per i dipendenti pubblici che per i lavoratori privati.

Maria Pia Iurlaro