L’invalidità civile è una condizione che riguarda milioni di persone in Italia. Secondo i dati ISTAT, nel 2022 in Italia erano presenti 3.700.000 invalidi civili, di cui 1.500.000 con invalidità superiore al 74%.
L’invalidità civile è riconosciuta a coloro che presentano una minorazione fisica, psichica o sensoriale che riduce la capacità di svolgere le attività quotidiane. La percentuale di invalidità viene determinata da una commissione medica dell’INPS, sulla base di una visita specialistica e di un’istruttoria documentale.
A coloro che ottengono il riconoscimento dell’invalidità civile sono riconosciuti una serie di diritti, tra cui:
Prestazioni economiche, come la pensione di inabilità civile, l’assegno mensile di invalidità civile e l’assegno di accompagnamento.
Agevolazioni fiscali, come la detrazione d’imposta per le spese sanitarie e la riduzione della tariffa per i trasporti pubblici.
Accesso ai servizi socio-sanitari, come l’assistenza domiciliare e l’assistenza scolastica.
Nonostante i diritti riconosciuti, le persone con invalidità civile si trovano ancora ad affrontare numerose difficoltà. Una delle principali difficoltà è la discriminazione. Le persone con invalidità civile sono spesso percepite come meno capaci e valide, e questo può portare a difficoltà nell’accesso al lavoro, all’istruzione e alla partecipazione sociale.
Un’altra difficoltà è la burocrazia. Il processo di riconoscimento dell’invalidità civile è spesso lungo e complesso, e può essere fonte di stress e di frustrazione per le persone interessate.
Per superare queste difficoltà, è necessario un impegno da parte di tutti, istituzioni, cittadini e persone con invalidità civile. È necessario promuovere una maggiore consapevolezza e sensibilità nei confronti delle persone con disabilità, e facilitare l’accesso ai diritti e ai servizi.
Maria Pia Iurlaro