Pensioni, A dicembre arrivano gli aumenti
L’Inps ha anticipato a dicembre 2023 il conguaglio della rivalutazione delle pensioni per l’anno 2022. Questo conguaglio riguarda circa 21 milioni di prestazioni, tra pensioni e prestazioni assistenziali.
L’aumento è pari allo 0,8%, più gli arretrati per il 2023 (11 mesi). La rivalutazione a conguaglio del 2022 non verrà applicata in misura uguale a tutti i pensionati, ma a seconda della fascia d’importo della pensione.
Hanno diritto alla perequazione per intero soltanto le pensioni non superiore a 4 volte il trattamento minimo dell’Inps; quindi la rivalutazione dello 0,8% sarà applicata per intero solo a pensioni d’importo fino a 2.101,52 euro (al 31 dicembre 2022). Quelle superiori riceveranno aumenti gradualmente più contenuti a seconda della fascia di localizzazione del trattamento pensionistico.
L’adeguamento fa crescere anche il trattamento minimo per il 2023. Il valore definitivo sale, infatti, a 567,94€ (+8,1%) dal precedente 563,73€ (+7,3%).
Nessun conguaglio verrà riconosciuto ai titolari di prestazioni non pensionistiche: ape sociale, assegni straordinari di sostegno al reddito, isopensione, indennità mensile (erogata con la stipula del cd. contratto di espansione).
Il conguaglio riguarderà anche tutte le prestazioni assistenziali. In particolare la pensione di inabilità civile (invalidi totali) e l’assegno mensile (invalidi parziali) sale a 316,25€ al mese e l’assegno sociale raggiunge i 507,03€ al mese.
Maria Pia Iurlaro