Assegno Unico, aumenti
L’Assegno Unico e Universale (Auu) verrà rivalutato a partire da gennaio 2024, in base all’indice Istat del 2023, che segna un aumento del 5,7% rispetto all’anno precedente.
Per i figli fino a 18 anni, l’Auu varia da 57,1 euro a 200 euro al mese, a seconda dell’Isee della famiglia. Tale importo si riduce gradualmente per Isee superiori, arrivando al minimo di 57,1 euro per Isee a partire da 45.704,68 euro.
Per i figli maggiorenni, da 18 a 21 anni, l’Auu si dimezza, con importi che vanno da 28,6 euro a 97,1 euro al mese, a seconda dell’Isee della famiglia. Anche in questo caso, l’importo si riduce gradualmente fino al minimo di 28,6 euro per Isee a partire da 45.704,68 euro.
È importante sottolineare che, a partire dal 1° gennaio 2024, devono fare domanda di Auu solo i nuclei familiari con figli che non hanno già presentato la richiesta in precedenza. La domanda effettuata entro il 30 giugno consentirà di ottenere gli arretrati a partire da marzo. Per coloro che già percepivano l’Auu, non è necessario presentare una nuova domanda, ma occorre aggiornare l’Isee: in caso contrario da marzo l’Inps metterà in pagamento l’Auu negli importi minimi.
Infine, la Manovra 2024 ha apportato una correzione alla normativa sull’Isee, escludendo i titoli di stato dal calcolo e consentendo Btp e Bot e altri titoli fino a un massimo di 50.000 euro.
L’aumento degli importi dell’Auu è un’ottima notizia per le famiglie con figli. L’Auu è una misura importante di sostegno alla natalità e alla famiglia, e l’aumento degli importi contribuirà a migliorare il potere d’acquisto delle famiglie e a sostenere le spese per la crescita dei figli.
L’esclusione dei titoli di stato dal calcolo dell’Isee è un’altra misura positiva, che faciliterà l’accesso all’Auu per le famiglie che hanno investito in titoli di stato.
Maria Pia Iurlaro