Il ministero del lavoro ha chiarito che gli assistenti sanitari, anche dopo il riordino delle professioni sanitarie del 2018, continuano a essere obbligati all’iscrizione e contribuzione all’Enpapi.
La questione
La questione è sorta a seguito del riordino, che ha unificato gli albi delle professioni sanitarie senza, tuttavia, alterare l’aspetto relativo all’obbligatorietà della tutela previdenziale.
Il chiarimento
Secondo il ministero, la legge n. 3/2018 ha operato unicamente un riordino degli albi professionali, senza incidere sull’obbligo di iscrizione e contribuzione al citato ente previdenziale.
Le conseguenze
Di conseguenza, gli assistenti sanitari devono continuare ad adempiere a tali obblighi nei confronti dell’Enpapi, che è autorizzato a effettuare controlli sulla regolarità contributiva dei professionisti iscritti agli albi professionali.
Maria Pia Iurlaro