Quando si affronta il problema della sicurezza sul lavoro, il pensiero va generalmente all’infortunio. La risonanza mediatica che ha il fenomeno dell’infortunio sul lavoro, soprattutto nei casi più gravi, non deve farci dimenticare che esiste anche un problema più subdolo: le malattie professionali, ovvero quelle patologie le cui cause agiscono lentamente e progressivamente sull’organismo umano, legate all’ambiente lavorativo, agli strumenti o alle sostanze utilizzate per l’effettuazione delle operazioni o alle modalità con cui viene svolta concretamente ed in modo ripetitivo l’attività lavorativa.
Di cruciale importanza è che risulti chiaro ed inequivocabile, il legame tra attività lavorativa e la tipologia della malattia sviluppata dal soggetto lavoratore. Importante quindi è che tale collegamento sia diretto. Le denunce di malattia professionale nei primi cinque mesi del 2024 sono state 38.868, con un aumento del 24% rispetto allo stesso periodo del 2023, e un incremento del 51,9% rispetto al 2022.
Le patologie più denunciate sono quelle del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, indi del sistema nervoso, dell’orecchio, seguite dai tumori e dalle patologie del sistema respiratorio. Gli incrementi hanno interessato: gestioni industria e servizi (+24,8%), agricoltura (+21,2%) e conto stato (+5,8%).
Durante A. M. Cristina