Voto in condotta: bocciatura con il 5. È legge

“La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza al personale scolastico”(VALDITARA)

Secondo quanto contenuto nel testo, per ciò concerne il voto in condotta, se la valutazione del comportamento è inferiore a sei (decimi), il Consiglio di Classe delibera la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del percorso di studi. L’importanza del voto in condotta aumenta il suo peso anche per quanti superano la sufficienza, un sette può non bastare se lo studente punta a voti alti. Infatti, il punteggio più alto, nell’ambito della fascia di attribuzione del credito scolastico spettante sulla base della media dei voti riportata nello scrutinio finale, potrà essere attribuito se il voto di comportamento o condotta assegnato è pari o superiore a nove (decimi). Nel caso di valutazione del comportamento pari a sei (decimi), il Consiglio di Classe, in sede di valutazione finale, sospende il giudizio senza riportare immediatamente un giudizio di ammissione alla classe successiva e assegna allo studente o gli studenti, un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale. Un elaborato la cui presentazione e valutazione è legata all’ammissione alla classe successiva. Infatti, la mancata presentazione prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo o la valutazione non sufficiente da parte del Consiglio di Classe comportano la non ammissione all’anno scolastico successivo.

DURANTE A.M. CRISTINA