L’ordinamento previdenziale prevede tre deroghe Amato (la quarta non è più utilizzabile), grazie alle quali è possibile, con soli 15 anni di contribuzione, pari a 780 settimane, andare in pensione, all’età anagrafica dei 67 anni (stante alla data dello scrivente).
Si tratta di eccezioni che riguardano chi possiede una certa anzianità contributiva al 31 dicembre 1992; chi possiede l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria (versamenti volontari) entro dicembre 1992 o, ancora, chi ha alle spalle almeno 10 anni di lavoro discontinuo in un arco assicurativo di almeno 25 anni.
La prima delle deroghe Amato consente di conseguire la pensione con un minimo di 15 anni di contribuzione, purché tutti quanti accreditati entro il dicembre 1992. Nei 15 anni di contribuzione può essere contata “tutta” la contribuzione, compresa quella dei periodi di lavoro all’estero, i contributi figurativi e da riscatto, nonché quelli ricongiunti verso le gestioni Inps.
Sono ammessi alla deroga sia gli scritti presso l’assicurazione generale obbligatoria dell’Inps che gli iscritti presso i fondi sostitutivi ed esclusivi.
La seconda deroga Amato consente di conseguire la pensione di vecchiaia con 15 anni di versamenti ottenendo dall’Inps l’autorizzazione al versamento dei contributi volontari entro il 31 dicembre 1992.
Attenzione: non è necessario avere versato almeno un contributo volontario entro la stessa data, è sufficiente la sola autorizzazione.
I 15 anni di contribuzione possono essere collocati anche dopo il 31 dicembre 1992.
Questa seconda deroga Amato non può essere fruita da coloro che sono iscritti presso le gestioni esclusive dell’Inps, come dipendenti pubblici.
La terza deroga Amato consente di ottenere la pensione di vecchiaia con 15 anni di contributi alle seguenti condizioni:
- almeno 15 anni di contribuzione da lavoro subordinato, accreditati presso il fondo pensione dei lavoratori dipendenti;
- almeno 25 anni di anzianità assicurativa: in buona sostanza, il primo contributo Inps deve risultare versato almeno 25 anni prima della domanda di pensione, anche se poi si possiedono meno di 25 anni di contributi;
- almeno 10 anni, all’interno dell’intera carriera lavorativa, che devono risultare lavorati in modo discontinuo con meno di 52 settimane.
La prima e la seconda deroga Amato sono valide sia per i lavoratori dipendenti che per i lavoratori autonomi; la prima pure per i dipendenti pubblici; la terza è valida solo per i lavoratori dipendenti.
Durante A. M. Cristina