MINOIA: “PROPOSTA CONFIL DIVENTA EMENDAMENTO A LEGGE DI BILANCIO”
Fa un concreto passo avanti la proposta della Confederazione Italiana Lavoratori di equiparare l’indennità di disoccupazione agricola, oggi prevista del 40% della retribuzione, con quella dei lavoratori degli altri settori che è pari al 75%. La proposta lanciata da Confil a maggio scorso, e più volte illustrata, è stata accolta in due emendamenti presentati all’articolo 29 bis della legge di Bilancio in modo bipartisan, uno con primo firmatario il deputato barese Marco Lacarra insieme ad Arturo Scotto e Mauro Laus del Pd e l’altro con prima firmataria Chiara Tenerini insieme a Giuseppe Pella e Francesco Cannizzaro di Forza Italia. La proposta modifica la normativa vigente dell’articolo 55 della legge 247 del 2007 fissando per “gli operai agricoli a tempo determinato e le figure equiparate, a partire dal primo gennaio 2025, l’importo dell’indennità di disoccupazione nella misura del 75% della retribuzione ed è corrisposto per il numero di giornate di iscrizione negli elenchi nominativi”. E’ prevista una copertura finanziaria di 120 milioni l’anno.
“Si tratta di un grande risultato per correggere una legge ingiusta ponendo rimedio ad un trattamento diverso tra i lavoratori agricoli e quelli di tutti gli altri settori”, commenta il segretario generale Confil Luigi Minoia che sottolinea come “ai quasi seicentomila lavoratori agricoli non si garantisce oggi una vita dignitosa e serena nel periodo di disoccupazione involontaria, un disagio peraltro aggravato dagli effetti dell’inflazione. Parliamo – prosegue Minoia – dei lavoratori che sono l’asse portante del made in Italy: il settore agroalimentare genera quasi 335 miliardi di valore aggiunto pari al 19% del pil. Il solo comparto agricolo vale 8,8 miliardi di export. Ringraziamo il mondo politico che ha accolto la nostra proposta – conclude il segretario generale Confil – sperando che possa essere approvata e diventare legge: il nostro impegno ora prosegue vigilando sui lavori parlamentari e con iniziative pubbliche di sostegno sul territorio”.