Pensioni: il Servizio Militare può essere trasferito nella gestione più favorevole?
Il pensionato che durante il corso della propria storia lavorativa è stato iscritto sia nell’ AGO FPLD sia nelle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commercianti e coltivatori diretti) e che ha svolto il servizio militare, può decidere di trasferirlo nella gestione più favorevole.
I pensionati che nel corso della loro storia lavorativa hanno svolto il servizio di leva con successivo accredito figurativo, ed hanno avuto l’iscrizione in due gestioni previdenziali INPS diverse (dipendenti ed autonomi) possono scegliere di trasferire il periodo di leva nella gestione previdenziale a loro più favorevole. Per poterlo fare però è necessario presentare domanda telematica all’INPS di ricostituzione della pensione, specificando di voler trasferire il s.m. nella gestione più favorevole. La ricostituzione non è altro quindi che uno strumento in grado di variare l’importo di pensione per il riconoscimento di contribuzione (figurativa, obbligatoria, volontaria, da riscatto) versata, maturata, accreditata, etc.
Facciamo un esempio: Filippo, classe 1952, precisamente maggio1952, inizia la sua carriera lavorativa nel 1970. Ha 18 anni. È un dipendente. Successivamente nel 1972, lascia il suo posto di lavoro per partire militare. Al ritorno dalla leva (12 mesi di s.m.), decide di gestire il ristorante di famiglia e mettersi in proprio come titolare attività commerciale. Nell’estratto contributivo di Filippo risulteranno due iscrizioni previdenziali una nell’AGO FPLD e l’altra nella gestione autonoma dei commercianti, e il s.m. è considerato ai fini pensionistici come contribuzione figurativa utile sia per il calcolo che per il diritto a pensione. A dicembre 2018 compie i 66 e sette mesi per accedere alla pensione di vecchiaia e a gennaio 2019, previa domanda, ottiene la VOCOM nella quale sono stati “conteggiati” anche i contributi versati come dipendente ed il periodo di leva.
Nel calcolo dell’importo mensile della pensione, l’INPS considera il servizio militare o, meglio, i contributi del s.m. nella gestione dipendenti, considerando il servizio militare come “dipendenza” dallo Stato, anziché nella gestione autonoma (nel nostro caso, commerciante). A meno che, in fase di domanda per il pensionamento, si richiede esplicitamente che il servizio militare venga accreditato nella gestione autonoma.
Filippo, nel 2020, provvede a fare domanda per una ricostituzione contributiva della pensione indicando di voler trasferire il servizio militare alla gestione autonoma nella quale sono presenti retribuzioni (rms) più elevate in grado di valorizzare in maniera superiore il periodo di servizio militare svolto. Nella fattispecie, il periodo interessato viene trasferito dalla gestione dipendenti alla gestione autonoma dei commercianti e ciò comporta, per effetto della ricostituzione, una variazione dei dati di calcolo e conseguentemente, nel nostro caso, un aumento della pensione con arretrati nella prescrizione quinquennale.
Durante A. M. Cristina