Il Ministero del Lavoro aggiorna le linee guida dei Progetti di Utilità Collettiva destinati ai beneficiari dell’Assegno di Inclusione (ADI) o del Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL). Le misure di contrasto alla povertà prevedono la partecipazione, derivante dal patto di inclusione sociale o dal patto di servizio personalizzato ai PUC, i progetti di pubblica utilità organizzati dai comuni. Sono i singoli comuni e le singole amministrazioni pubbliche ad attivare i PUC che possono spaziare in diversi ambiti, da quello ambientale a quello artistico, sociale, formativo e tutela dei beni. Una volta approvati i PUC, essi sono resi disponibili nella piattaforma GEPI, nell’ambito del Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa, agli operatori sociali, ai CPI e ai beneficiari dell’ADI e del SFL. Il meccanismo è pensato per agevolare l’abbinamento dei beneficiari ai PUC. Lo svolgimento delle attività previste nell’ambito dei PUC non è assimilabile ad una prestazione di lavoro subordinato o parasubordinato e non comporta comunque l’instaurazione di un rapporto di pubblico impiego con le amministrazioni pubbliche.
La partecipazione ai Puc è obbligatoria se prevista nel Patto di Inclusione (fruitori dell’ADI) o nel Patto di Servizio Personalizzato (beneficiari di SFL).
Durante A.M.Cristina