Dal 1° gennaio 2025 ci sarà la prima applicazione delle importanti novità previste dallaRiforma disabilità. Verrà dato il via, appunto, alla sperimentazione che interesserà 9 province italiane nelle quali diventeranno operative le modalità introdotte, in particolare, dal Decreto Legislativo n.62 del 2024 che prevede nuove procedure in materia disabilità. Si tratta di una sperimentazione delle misure che diverranno poi attuative in tutta Italia dagennaio 2026. Allo scopo, nelle province che saranno interessate all’avvio, è in corso l’iter procedurale del sistema di accertamento dell’invalidità civile con l’introduzione del Progetto Vita.
Vediamo in sintesi quali sono le principali novità introdotte dal Decreto legislativo62/2024, che modificheranno le attuali procedure. Ci sarà un certificato introduttivo da parte del medico certificatore. Ci sarà una commissione che si chiamerà Unità Di Valutazione Di Base che sarà l’unica presso le 9 sedi sperimentali e poi, dal gennaio 2026, sarà solo l’INPS, su tutto il territorio nazionale, ad occuparsi del riconoscimento e dell’accertamento. Ci sarà un unico verbale che in realtà non si chiamerà più verbale, ma certificazione unica che sostituirà i precedenti verbali differenziati di invalidità civile, legge 104, sordità, cecità etc.
Quindi, un unico documento che il cittadino potrà utilizzare per accedere a tutte le prestazioni, anche fiscali. Si elimineranno molte rivedibilità ossia ci sarà solo un gruppo di patologie che richiederanno la rivedibilità. Verranno introdotti 4 livelli di intensità di sostegno (lieve, medio, elevato, molto elevato). Verrà utilizza il questionario WHODAS, così come prescritto dalla organizzazione mondiale sanità, per valutare l’aspetto qualitativo della persona.
La grande novità della riforma partirà dalla valutazione della persona con disabilità, che verrà appunto valutata in senso “olistico”, cioè non più “parcellizzata” per quelle che sono le sue patologie ma valutata in quella che è invece la sua capacità di partecipare e di avere una vita di relazione. L’approccio adottato cambierà il paradigma e adotterà il sistema binario con riferimento all’ICD (Classificazione Internazionale delle Malattie) e all’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità, della Salute), il primo riferito all’ambito nosologico e il secondo all’ambito funzionale.
Sottolineando l’importanza della collaborazione con associazione e terzo settore, la sperimentazione servirà anche per eventualmente correggere, al termine della prova di un anno, criticità che dovessero emergere.
L’INPS sarà capofila delle novità previste dalla riforma, la quale non solo cambia l’aspetto normativo ma anche le procedure pratiche, con il coinvolgimento di istituzioni, associazioni di categoria, patronati.
Durante A.M. Cristina