Maternità comunale, importi fissati

Il Dipartimento Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha reso noto che l’assegno mensile di maternità comunale nel 2024 vale 404,17€ al mese e può essere concesso in presenza di un ISEE non superiore a 20.221,13€ 1. L’assegno viene pagato direttamente dall’INPS e spetta alle donne non occupate (nonché a quelle occupate purché non aventi diritto a trattamenti economici di maternità ovvero, per la quota differenziale, a trattamenti di importo inferiore a quello dell’assegno) 2. Non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali e viene pagato dall’Inps in unica soluzione con cadenza mensile, non oltre 45 giorni dalla data di ricezione dei dati trasmessi dai Comuni 2. Si rammenta che dal 1° marzo 2022 è stato soppresso l’assegno al nucleo familiare comunale assorbito dal nuovo assegno unico.

Maria Pia Iurlaro




L’Assegno Unico e Universale (Auu) subisce una revisione annuale

L’Assegno Unico e Universale (Auu) subisce una revisione annuale degli importi in base all’indice ISTAT. Ecco i dettagli:

Importo minimo dell’Auu per le famiglie con ISEE oltre 45.574,96 euro, che era di 54,1 euro fino a dicembre 2023, salirà a 57 euro.
Importo massimo, destinato alle famiglie con ISEE fino a 17.090,61 euro, passerà da 189,2 euro a 199,4 euro.
Questi nuovi valori sono calcolati in base all’indice Istat del 2023, che segna un aumento del 5,4% rispetto all’anno precedente 12.
L’Auu viene erogato da marzo 2022, con importi prefissati per legge in funzione dell’Isee della famiglia. Nel 2023 si è registrato il primo aumento pari all’8,1%, e quest’anno scatta la seconda rivalutazione degli importi, che secondo l’Istat è stata del 5,4% 2.

Ecco come variano gli importi dell’Auu:

Figli fino a 18 anni:
Variano da 57 euro a 199,4 euro al mese, a seconda dell’Isee della famiglia.
Si riducono gradualmente per Isee superiori, arrivando al minimo di 57 euro per Isee a partire da 45.574,96 euro.
Figli maggiorenni, da 18 a 21 anni:
L’Auu si dimezza, con importi che vanno da 28,5 euro a 96,9 euro al mese, a seconda dell’Isee della famiglia.
Anche in questo caso, l’importo si riduce gradualmente fino al minimo di 28,5 euro per Isee a partire da 45.574,96 euro 2.
È importante sottolineare che, a partire dal 1° gennaio 2024, devono fare domanda di Auu solo i nuclei familiari con figli che non hanno già presentato la richiesta in precedenza. La domanda effettuata entro il 30 giugno consentirà di ottenere gli arretrati a partire da marzo. Per coloro che già percepivano l’Auu, non è necessario presentare una nuova domanda, ma occorre aggiornare l’Isee.

Maria Pia Iurlaro




Assegni familiari, i limiti di reddito

L’INPS ha pubblicato la Circolare numero 31/2024 che aggiorna i limiti di redditi ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione di pensione per il 2024. La prestazione spetta solo ai nuclei familiari non aventi diritto all’assegno unico, cioè famiglie con figli o nuclei orfanili. Le disposizioni riguardano i soggetti esclusi dalla normativa sull’assegno per il nucleo familiare, e cioè i coltivatori diretti, coloni, mezzadri e i piccoli coltivatori diretti (cui continua ad applicarsi la vecchia normativa sugli assegni familiari) e i pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi (cui continua ad applicarsi la normativa delle quote di maggiorazione di pensione). L’importo fisso dell’integrazione concessa al richiedente pensionato a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (artigiani, commerciati e coltivatori) e per i piccoli coltivatori diretti in attività è pari a 10,21 euro mensili per ciascun familiare avente diritto (1,21€ mensili per gli ascendenti), pagata per 12 mensilità l’anno. I coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni in attività hanno diritto agli assegni familiari esclusivamente in favore dei fratelli, sorelle e nipoti conviventi a carico per un importo pari a 8,18€ mensili. Il sistema di determinazione degli assegni familiari risulta legato al concetto di capofamiglia al quale vengono riconosciute delle integrazioni per ciascun componente il nucleo familiare per il quale ne ha diritto. L’ammontare complessivo della prestazione risulta, pertanto, determinato, non da un importo complessivo in relazione al numero dei componenti il nucleo, ma dalla moltiplicazione di un importo fisso per il numero dei componenti rilevanti del nucleo parentale.

Maria Pia Iurlaro




Accordo di sicurezza sociale Italia-Albania: tutele per i lavoratori dei due Paesi

Firmato a Roma un accordo bilaterale che regolerà le prestazioni pensionistiche, di disoccupazione, malattia e maternità per i lavoratori italiani e albanesi.
L’accordo:
• Siglato dal Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani e dal Ministro per l’Europa e gli Esteri dell’Albania Igli Hasani.
• Garantisce certezza sul futuro pensionistico dei lavoratori.
• Assicura parità di trattamento in Italia e in Albania.
• Non include le prestazioni sanitarie in natura, le prestazioni familiari, la tutela contro l’infortunio e la malattia professionale e le prestazioni non contributive.
Prossimi passi:
• Negoziato per un’intesa amministrativa bilaterale per rendere operativo l’accordo.
• Rafforzamento del dialogo politico e della cooperazione in campo economico e della sicurezza tra Italia e Albania.
Dichiarazioni:
• Tajani: “L’accordo darà a tutti i lavoratori italiani e albanesi certezza sul loro futuro pensionistico.”
• Calderone: “Si va verso regole comuni per imprese, lavoratori e loro familiari dei rispettivi Paesi.”
Commenti:
• L’accordo è un passo importante per rafforzare i legami tra Italia e Albania e per tutelare i diritti dei lavoratori dei due Paesi.
• L’intesa contribuirà a facilitare la mobilità dei lavoratori e a promuovere la crescita economica in entrambi i Paesi.

Iurlaro Maria Pia




Contributi Inps pescatori autonomi 2024: aumento a 65,54€ mensili

L’Inps ha stabilito l’aumento del contributo mensile per i pescatori autonomi che passa da 62,23€ a 65,54€ nel 2024. L’aumento riguarda la copertura pensionistica e l’indennità di maternità.
Cause dell’aumento:
• Aumento del salario convenzionale giornaliero a 31,60€
• Aliquota contributiva IVS fissata al 14,90%
Sgravio contributivo:
• Confermato lo sgravio del 44,32% sull’aliquota IVS
• Contributo mensile effettivo: 65,54€
Contributo maternità:
• Aggiunto 0,62€ mensili per la copertura dell’indennità di maternità
Totale contributo mensile:
• 66,16€
Scadenza versamento:
• 16 di ogni mese
Invio modelli F24:
• Non inviati ai pescatori autonomi titolari di partita IVA

Iurlaro Maria Pia




RIFORMA ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI VALDITARA.  STRAORDINARIA RISPOSTA AL SUD.

Mi ha fatto molto piacere la risposta straordinaria delle regioni del Mezzogiorno alla riforma. Puglia, Calabria, Sicilia, Campania, le scuole del Sud hanno creduto fortemente in questa riforma. Hanno capito questa opportunità straordinaria che offriamo ai loro giovani, e ciò dimostra una voglia di riscatto da non dimenticare” (VALDITARA)
Il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha dichiarato che parlerà  ai genitori, con una serie di “incontri” organizzati ad hoc,probabilmente con un video messaggio o più di uno, non escludendo la possibilità di “approccio diretto”, per spiegare la riforma che passerebbeda 5 a 4 anni di scuola ed un’offerta formativa integrata con i percorsi biennali di istruzione tecnologica superiore. Sono ventisette le scuole pugliesi che intendono sperimentare la riforma del Governo per gli istituti professionali e tecnici. Un’occasione importante dato che la Puglia è la prima regione, per numero di scuole, che ha accolto la sperimentazione al Sud e la seconda in Italia. Per quanto riguarda il rischio di una scuola piegata alle aziende, il Ministero ha sottolineato l’autonomia scolastica, la selezione, i contenuti. È una voce dal mondo reale, quello aziendale! In quanto al presunto impoverimento degli studi più meramente teorici, anche qui il rischio non c’è: le lezioni inizieranno a settembre, andranno avanti fino a luglio, ogni studente avrà il “suo” programma, imparerà a risolvere i problemi, applicherà la teoria alla pratica, farà tirocinio all’estero, i Pcto,senza dimenticare Dante e Petrarca, Foscolo e Manzoni.

Durante A. M. Cristina




SCUOLA, NUOVO FINANZIAMENTO: SUCCESSO FORMATIVO E COMPLETAMENTO DEGLI STUDI. VALDITARA DICE NO ALLA DISPERSIONE SCOLASTICA

Nuovo finanziamento scuola. Con il decreto del Ministro dell’Istruzione e del Merito, all’interno del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza, stanziati complessivamente 790 milioni di euro per il nuovo piano di riduzione dei divari territoriali negli apprendimenti e per il contrasto della dispersione scolastica. La misura coinvolge 7.980 scuole in tutta Italia e promuove percorsi di apprendimento individualizzati e di potenziamento delle competenze di base, attraverso un sistema di tutoraggio mirato e personalizzato.

(…)“Con questa misura vogliamo accompagnare gli studenti verso il successo formativo e il completamento del loro percorso di studi”, ha dichiarato il ministro Valditara.  

In particolare, 750 milioni sono destinati alle Scuole secondarie di primo e secondo grado, mentre 40 milioni sono riservati ai Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) per azioni-supporto dei giovani che hanno abbandonato la scuola. Il decreto prevede anche l’emanazione di uno specifico avviso rivolto agli istituti scolastici paritari non commerciali della Scuola secondaria di primo e secondo grado. Questo nuovo piano, ha aggiunto il ministro Valditara, si colloca nel solco della personalizzazione degli apprendimenti e della valorizzazione dei talenti di ogni studente, affinché tutte le scuole possano accompagnare i ragazzi verso il successo formativo e il completamento del percorso di studi. Si tratta di una misura che per dimensioni e per investimento, offrirà un contributo straordinario per ridurre le differenze territoriali negli apprendimenti e il tasso di dispersione scolastica.

Durante A.M.Cristina




Aggressioni personale Scuola, Valditara: presto una legge per proteggere docenti e dirigenti scolastici

Sembra imminente l’approvazione di una legge volta a garantire maggiore sicurezza per presidi e docenti vittime di aggressioni. Il personale scolastico aggredito avrà il diritto di essere difeso d’ufficio dall’avvocatura dello Stato, senza sostenere spese legali personali.

Di fronte agli ultimi episodi di violenza, inclusi gli attacchi a due dirigenti scolastici a Taranto e nel Foggiano, il ministro dell’Istruzione Valditara ha promosso un’azione decisa. L’Avvocatura dello Stato è stata incaricata di fornire assistenza legale al personale scolastico vittima di aggressioni, con una proposta di legge che mira a inasprire significativamente le sanzioni per tali reati.

La proposta di legge ha già ricevuto l’approvazione alla Camera e si appresta ad essere esaminata dal Senato entro fine febbraio. Essa propone un severo inasprimento delle pene per chi esercita violenza, sia fisica che morale, nei confronti del personale scolastico, e introduce un Osservatorio nazionale sul fenomeno delle violenze a scuola, oltre a prevedere iniziative formative. La CONFIL e la CONFIL-FILPI condividono ampiamente la proposta in oggetto perché episodi di violenza sono inaccettabili in ogni ambito.

Durante A.M.Cristina




Legge di Bilancio 2024: Un Passo Indietro per le Condizioni Pensionistiche dei Lavoratori”

La recente Legge di Bilancio 2024 ha introdotto una serie di modifiche significative alle condizioni pensionistiche dei lavoratori, suscitando preoccupazione e critiche per i cambiamenti apportati rispetto alle disposizioni precedenti. Questa manovra, presentata come un aggiornamento necessario, sembra invece rappresentare un passo indietro per i diritti previdenziali dei lavoratori italiani.

Una delle principali criticità riguarda l’accesso alla pensione anticipata e alle agevolazioni pensionistiche. Con le nuove disposizioni, molte categorie di lavoratori vedono ridursi le possibilità di accedere a forme di pensionamento anticipato, con un aumento progressivo dei requisiti anagrafici e contributivi richiesti. Questo cambiamento penalizza coloro che avevano pianificato il proprio futuro previdenziale in base alle regole precedenti, creando incertezza e disagio.

Inoltre, l’introduzione dell’incumulabilità della prestazione pensionistica con i redditi da lavoro autonomo e dipendente, ad eccezione del lavoro autonomo occasionale entro un limite specifico, limita ulteriormente le possibilità di integrazione del reddito per i pensionati, rendendo più difficile garantire un tenore di vita dignitoso dopo il pensionamento.

Altro punto critico riguarda l’incremento della finestra per l’accesso alla pensione anticipata per alcune categorie di lavoratori, che subiscono un progressivo allungamento dei tempi di attesa prima di poter accedere alla pensione. Questo cambiamento, se da un lato potrebbe essere giustificato da esigenze economiche e demografiche, dall’altro rischia di penalizzare i lavoratori che avevano programmato il proprio pensionamento in base alle regole precedenti.

Infine, la riduzione del blocco degli incrementi per l’aspettativa di vita anticipata, anticipato al 2024 anziché al 2026 come previsto inizialmente, rappresenta un ulteriore ostacolo per i lavoratori che avevano programmato il proprio pensionamento in base a scadenze diverse.

In conclusione, la Legge di Bilancio 2024 sembra rappresentare un passo indietro rispetto alle condizioni pensionistiche precedenti, introducendo restrizioni e limitazioni che penalizzano i lavoratori e creano incertezza per il futuro previdenziale. È necessario un confronto approfondito e una revisione delle disposizioni per garantire equità e sostenibilità nel sistema pensionistico italiano. G.C.




Via libera alle domande per Quota 103, Opzione Donna e Pensione Anticipata Contributiva: ecco le novità per il 2024

Dall’1 febbraio 2024 è possibile presentare le domande per la pensione anticipata flessibile “Quota 103”, prorogata per il 2024 con alcune novità.

Requisiti per Quota 103:

62 anni di età
41 anni di contributi
Maturazione dei requisiti tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2024
Calcolo pensione:

Sistema interamente contributivo
Soglia massima di 4 volte il trattamento minimo Inps (2.394,44€ lordi al mese) fino al raggiungimento dei 67 anni
Decorrenza della prestazione:

Differimento di 7 mesi per il settore privato
Differimento di 9 mesi per il pubblico impiego
1° settembre 2024 per il settore scolastico
Novità per Opzione Donna:

Requisiti: 61 anni e 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2023
Novità per Pensione Anticipata Contributiva:

Accesso dal 1° gennaio 2024:
64 anni di età
20 anni di contribuzione effettiva
Importo soglia non inferiore a 3 volte il valore dell’assegno sociale (1.572€ lordi al mese)
Riduzione dell’importo soglia per le madri:
2,8 volte con un figlio
2,6 volte con due o più figli
Presentazione delle domande:

Tramite portale Inps con SPID, CNS o CIE
Tramite patronato
Attenzione:

Le nuove regole si applicano solo a chi matura i requisiti nel 2024
Chi ha raggiunto i requisiti al 31 dicembre 2023 conserva le precedenti regole
Per maggiori informazioni consultare la circolare Inps attuativa.

Maria Pia Iurlaro